Ginkgo biloba ‘Tit’

349,00

H: Altezza in cm, vaso escluso 

 

COD: 359800 Categoria:

Descrizione

La Ginkgo biloba ‘Tit’, è una varietà a portamento fastigiato. È rimporta di fitti rami che le conferiscono una forma più stretta della Ginkgo biloba ‘Fastigiata’.  Raggiunge un’altezza di circa 10-12m ed una larghezza di circa 1-2m. Possiede un fogliame verde mediamente chiaro che diventa poi giallo dorato in autunno. E’ una cultivar MASCHILE, pertanto non produce frutti.

La Ginkgo biloba ‘Tit’ si adatta bene a diversi tipi di terreno, a condizione che siano profondi e ben drenati. Si distingue per la sua compattezza e dimensioni contenute rispetto alla specie di appartenenza.

La Ginkgo biloba – classificata in passato come Salisburia adiantifolia – è l’unica specie inclusa nel genere Ginkgo e nella famiglia delle Ginkgoaceae. E’ la pianta arborea più antica tra quelle viventi: ne sono conosciuti fossili risalenti a 150 milioni di anni fa. Questa pianta non si è quindi evoluta come le altre, e si è conservata forse anche perché in Cina veniva considerata una pianta sacra e veniva tramandata di generazione in generazione nei templi: da secoli ormai non la si trova più allo stato spontaneo. Per le sue caratteristiche botaniche, pur avendo caratteristiche estetiche più simili alle latifoglie, viene inclusa assieme alle conifere nella divisione delle Gimnosperme. In alcuni giardini si possono osservare numerose varietà, che si distinguono dalla specie tipo soprattutto per il portamento o per il colore delle foglie.

La Ginkgo biloba la si può facilmente riconoscere per la forma caratteristica, inconfondibile, delle foglie, a ventaglio, con un incisione più o meno profonda che talvolta le divide in due lobi (da cui il nome biloba). La forma ricorda quindi quella di una piccola felce, il Capelvenere (Adiantum), tant’è che alcuni botanici avevano classificato la Ginkgo come Salisburia adiantifolia (con foglie di capelvenere).

Caratteristiche botaniche:

Le foglie sono di un colore verde vivo, e in autunno l’ingiallimento comincia dal bordo superiore per estendersi poi progressivamente al resto della foglie, con un bellissimo colore giallo dorato; spesso cadono poi tutte insieme, alla prima giornata di vento. Sono inserite su rami corti (brachiblasti), a loro volta inseriti su rami lunghi, senza foglie (macroblasti).
Si tratta di una specie dioica, cioè con con fiori maschili e femminili portati su piante diverse: gli esemplari maschili e femminili hanno anche un portamento leggermente diverso, più slanciato nelle piante maschili, più disordinato in quelle femminili.

I fiori delle piante maschili sono degli amenti (infiorescenze pendenti) giallastri, emessi contemporaneamente alle foglie; quelli delle piante femminili sono invece poco appariscenti, su lunghi piccioli e sbocciano in estate. I frutti sono delle drupe (frutti carnosi contenenti un solo seme, il nocciolo) globose, prima verdi poi gialle a maturità. Quando cadono, marciscono ed emettono un cattivo odore. E` per questo che nei parchi e nei giardini si piantano in genere solo esemplari maschili. Nelle zone d’origine i frutti (o meglio i semi arrostiti) vengono utilizzati a scopo alimentare.

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